Questo articolo presenta una selezione dei migliori libri sulle scimmie.
1. Scimmie (Giorgio Manzi, Julia Rizzo)
Rompere una noce con un sasso, lavare e salare le patate, fare un bagno in acque termali… sono loro: le scimmie. Ecco perché occuparsene, anche se hanno quattro mani e non solo due.
Il libro ci guida attraverso un viaggio nel mondo dei Primati, per aiutarci ad afferrarne la complessità e il fascino, ma anche per provare a capire in quale misura siamo noi stessi un po’ scimmie e, dunque, a tutti gli effetti parte della natura.
Ci accorgeremo, allora, che molti dei nostri comportamenti – compresi quelli più sofisticati – sono modulazioni di caratteristiche piuttosto diffuse tra i nostri parenti più stretti.
2. La mia vita con gli scimpanzé (Jane Goodall)
A ventisei anni, con un diploma di segretaria in tasca, Jane Goodall parte per la Tanzania. In valigia, giusto la curiosità, il coraggio, la passione per gli animali e una certa dose d’incoscienza.
È la prima volta che una persona pianta una tenda in una foresta e si mette a seguire gli scimpanzé in casa loro. L’obiettivo, ardito, appassionante e pericoloso, è capire come si comportano gli animali più simili a noi.
I figli e i nipoti di quegli scimpanzé vivono ora nel Parco di Gombe, dove si trova uno dei centri più importanti per studiare le grandi scimmie antropomorfe nel loro ambiente naturale.
Ma accanto alla scienza, nel cuore di Jane Goodall c’è la conservazione degli animali e del loro ambiente. Conservazione che passa attraverso l’educazione e il sostegno delle popolazioni locali.
Oggi la primatologa più carismatica al mondo viaggia come una globe-trotter e ovunque si ferma trasmette il suo messaggio di amore per i primati e di difesa degli esseri più deboli e disarmati del pianeta, umani inclusi.
3. Gorilla nella nebbia (Dian Fossey)
È il 1963 quando la giovane Dian Fossey lascia il suo lavoro da educatrice e l’America alla volta del continente nero, con l’obiettivo di studiare una specie di primate di cui si sa poco o nulla: il gorilla di montagna.
Dian ha un carattere duro e determinato e riuscirà a trasformare una capanna nel bel mezzo della foresta equatoriale, a più di 3000 metri di quota, nel Karisoke Research Centre, che ancora oggi ospita scienziati da tutto il mondo. Alla fine del 1985 verrà uccisa nel cuore dell’Africa centrale, in circostanze misteriose mai chiarite.
Questo libro autobiografico – diventato uno dei testi più importanti e noti nell’ambito dell’etologia – ripercorre gli anni trascorsi a studiare i gorilla, i magnifici incontri con le famiglie di primati, le lotte estreme contro i contadini e le autorità locali, i sacrifici che Dian ha dovuto affrontare per portare a termine il suo lavoro.
4. L’ombra dell’uomo (Jane Goodall)
Circa cinquanta anni fa una ragazza inglese, Jane Goodall, arrivò sulle rive del lago Tanganica con l’incarico di studiare il comportamento degli scimpanzé che vivevano in libertà.
Un’impresa difficile e nei primi tre mesi riuscì soltanto a intravederli. Per un altro anno – sola, spesso malata o in pericolo – perlustrò l’interno della foresta, seguendo gli scimpanzé nei loro continui spostamenti.
Solo più tardi questi cessarono di diffidare dell’intrusa e si abituarono alla sua presenza fino ad accettarla come una di loro. Fu una vittoria importante che permise alla giovane ricercatrice di studiare da vicino e di annotare, giorno per giorno, le abitudini e gli umori di David Greybeard, di McGregor, della matriarcale Flo e di tanti altri sorprendenti personaggi della foresta.
Questo libro, accolto come uno dei testi più importanti sul comportamento degli animali, è il frutto di quella avventura. Se i riconoscimenti unanimi del mondo accademico ne hanno messo in rilievo l’alto valore scientifico, i risultati di queste ricerche hanno anche un altro, diverso e non meno evidente risvolto: la vita familiare, le gerarchie sociali, il comportamento sessuale, la cura dei piccoli e l’atteggiamento verso gli anziani costituiscono, negli scimpanzé, aspetti che si prestano a un confronto con la condizione umana.
5. L’intelligenza morale degli animali (Marc Bekoff, Jessica Pierce)
Gli etologi hanno a lungo biasimato le interpretazioni del comportamento animale in termini di emozioni umane, avvertendo che l’antropomorfizzazione limita la nostra capacità di comprendere gli animali nella loro vera natura.
Cosa dobbiamo pensare, però, di fronte a una femmina di gorilla che piange per giorni la morte del suo piccolo? O di una femmina di elefante che si prende cura di un’altra più giovane, dopo che questa è stata ferita da un maschio violento? Non sono questi chiari esempi del fatto che gli animali possiedono emozioni riconoscibili e un’intelligenza morale?
Marc Bekoff e Jessica Pierce rispondono inequivocabilmente: sì! Unendo anni di ricerche etologiche e cognitive ad aneddoti insoliti e commoventi, i due autori dimostrano che gli animali hanno un ampio repertorio di “azioni morali” che rivelano senso di giustizia, empatia, fiducia e altruismo reciproco.
Alla base di questi comportamenti c’è una complessa e modulata gamma di emozioni, sostenuta da un alto grado di intelligenza e da una sorprendente flessibilità comportamentale. La conclusione a suo modo rivoluzionaria a cui approdano Bekoff e Pierce è che non esiste alcuno scarto morale tra gli esseri umani e le altre specie: la moralità è un tratto evolutivo che noi indiscutibilmente condividiamo con gli altri mammiferi sociali.