Questo articolo presenta una selezione dei migliori libri su Cosa Nostra.
1. Cosa Nostra – Storia della mafia siciliana (John Dickie)
Uccidere e farla franca. È l’attività che la mafia siciliana ha elevato a forma d’arte nella sua corsa al potere e al denaro. Una corsa che l’ha resa la più ramificata, famigerata e copiata organizzazione malavitosa del pianeta, al punto che il termine italiano ‘mafia’ si è trasformato ormai in una generica etichetta, a indicare l’intera gamma delle realtà criminali mondiali: cinesi, giapponesi, russe o turche.
A differenza dei suoi imitatori globalizzati, la mafia siciliana si organizza combinando gli attributi di uno Stato ombra, di una società d’affari illegale e di una società segreta cementata dal giuramento. ‘Cosa nostra’ ricostruisce le storie degli uomini e delle donne che sono vissuti e sono morti all’ombra della mafia.
2. Totò Riina – Trent’anni di sangue da Corleone ai vertici di Cosa Nostra (Giuseppe Martorana, Sergio Nigrelli)
La ricostruzione della carriera di uno dei più pericolosi boss di Cosa Nostra: dagli “esordi” all’arresto, passando attraverso gli anni della latitanza. A completare l’analisi di una personalità ambigua e sfuggente, i profili della moglie Ninetta Bagarella e di alcuni superlatitanti, ritenuti suoi possibili successori, all’indomani della cattura.
Prefazione dott. Antonino Caponnetto. Fu magistrato dal 1954, ha svolto la sua carriera quasi interamente in Toscana. Consigliere istruttore presso il Tribunale di Palermo dal 1983 al 1988, ha coordinato il pool antimafia che aveva come uomini di punta Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dando il via al primo grande processo contro la mafia, servendosi delle dichiarazioni di pentiti come Tommaso Buscetta. Concluse la sua carriera nel 1990 dedicandosi in un’opera di testimonianza contro l’illegalità.
Giuseppe Martorana – Giornalista-scrittore, responsabile della redazione del “Giornale di Sicilia”, per diversi anni è stato cronista di cronaca nera e gudiziaria seguendo i più importanti processi di mafia, dalle stragi di Capaci e Via d’Amelio all’uccisione dei giudici Saetta e Livatino.
Sergio Nigrelli – Giornalista, si è formato fra Palermo e Caltanissetta collaborando con il “Giornale di Sicilia”, in questi anni troviamo la sua firma sul quotidiano “La Repubblica”.
3. Cosa Nostra spiegata ai ragazzi (Paolo Borsellino)
È il 1989. La seconda guerra di mafia ha insanguinato la Sicilia e imposto sull’isola la dittatura armata dei corleonesi di Riina, ma non è ancora giunto il momento dell’attacco al cuore dello Stato. Nonostante questo, il giudice Borsellino – di fronte agli studenti di un liceo di Bassano del Grappa – racconta una storia che, a 30 anni di distanza, sorprende ancora per la sua triste attualità.
Con parole semplici, chiare e dirette, il magistrato delinea un quadro inquietante fatto di omicidi, estorsioni e rapimenti. E lo fa di fronte a ragazzi del Nord Italia, una realtà apparentemente lontana da certi scenari. Ma i tentacoli della piovra sono lunghi e Borsellino lo sa bene. E con questo discorso cerca di mettere in guardia la giovane platea, affinché impari a riconoscere la mafia in tutte le sue manifestazioni, dalle più eclatanti a quelle più nascoste e, per questo, insidiose.
Un documento importante, che suona ancora oggi come monito troppe volte rimasto inascoltato.
4. Cosa nostra S.p.A – Il patto economico tra criminalità organizzata e colletti bianchi (Sebastiano Ardita)
Dopo le stragi del 1992 Cosa nostra ha cambiato pelle. È scesa a patti con la politica lasciandosi alle spalle la stagione del sangue e delle morti eccellenti. E così ha riorganizzato le proprie fila secondo il “modello catanese” dove mafia e Stato vanno da sempre a braccetto. Niente più omicidi ma ricerca di nuove relazioni.
Nasce così Cosa nostra SpA, una grande impresa che incrocia il suo enorme fatturato con gli interessi dei colletti bianchi che governano multinazionali, enti e istituzioni pubbliche. Un sodalizio che si fonda in modo sistemico su corruzione e collusione e contro il quale sono sempre meno efficaci gli strumenti di contrasto legislativi.
5. Addio Cosa nostra – La vita di Tommaso Buscetta (Pino Arlacchi)
Una lunga vita fatta di illegalità, fughe, odio e pentimenti. Le incredibili vicende raccontate in prima persona da Tommaso Buscetta (Palermo 1928 – New York 2000) ci portano nel cuore di Cosa nostra e del fenomeno mafioso, e ci aiutano a capire un mondo che continua a suscitare enorme interesse e a sollecitare la fantasia creativa di scrittori e registi non solo italiani.
Da Palermo all’America Latina, il contrabbando, le continue fughe in Messico, Svizzera, Canada, Stati Uniti (grazie anche a operazioni di chirurgia plastica), fino all’arresto, il carcere e la svolta che lo portò a diventare il primo grande pentito di mafia. Una cavalcata di fatti e personaggi che incrocia vicende personali (il tentato suicidio, la morte di ben undici suoi parenti nella guerra tra mafiosi), grande criminalità e gli omicidi di Moro e Dalla Chiesa, e il ruolo di personaggi politici di primo piano.