Questo articolo presenta una selezione dei migliori libri per diventare scrittore.
1. Gli strumenti dello scrittore (Roy Peter Clark)
Scrivere non è un’arte per pochi eletti, ma una passione per tantissimi e per molti un mestiere. E lo scrittore, se a volte è un artista dotato di uno speciale talento innato, è sempre e comunque un artigiano.
Da questa convinzione nasce questo libro, che negli Stati Uniti si è affermato come testo fondamentale della didattica della scrittura accanto a opere come quelle di Strunk jr (Elementi di stile nella scrittura) e Zinsser (Scrivere bene).
In quanto artigiano, dunque, chi scrive ha bisogno non tanto di regole ma di una cassetta degli attrezzi ben fornita dalla quale scegliere, di volta in volta, lo strumento più adatto al lavoro da svolgere. E questo libro raccoglie proprio gli strumenti contenuti nella cassetta – 50 in tutto – che si identificano con altrettante strategie per scrivere bene, supportate da esempi tratti dalle opere di grandi scrittori e giornalisti.
Gli strumenti sono suddivisi in quattro scomparti. Ferri del mestiere: strumenti di base per costruire il senso a livello di parole, frasi e periodi. Effetti speciali: strumenti che riguardano l’economia, la chiarezza, l’originalità e l’efficacia dell’esposizione. Metodi: strumenti per organizzare e costruire storie e articoli. Buone abitudini: strumenti per organizzare e migliorare la propria routine di scrittura.
Per ogni attrezzo descritto il lettore troverà una serie di quesiti ed esercizi – più di 200 – espressamente pensati per studenti e insegnanti, ma utili a chiunque voglia trovare nuove strade per migliorare la propria scrittura.
2. Oracolo manuale per scrittrici e scrittori (Giulio Mozzi)
Questo libro si può usare come un gioco. Se stai lavorando a una storia scritta e ti trovi in difficoltà, allora puoi prenderlo in mano, soppesarlo, strofinarci sopra il palmo tenendo gli occhi chiusi, e aprirlo a caso. Troverai, sulla pagina di destra, un consiglio o una provocazione o una riflessione o una domanda; e sulla pagina di sinistra un breve approfondimento.
Prova ad applicare ciò che hai trovato al tuo problema. Forse lo stimolo ti aiuterà a osservarlo con uno sguardo un po’ diverso. Ma questo libro è anche un serissimo libro da meditare, perché in circa duecento massime l’autore ha condensato il succo di un’esperienza di editing e di insegnamento della scrittura ormai più che ventennale.
Non ha l’ambizione di avviare alla professione della scrittura, ma piuttosto quella di aiutare chi muove i primi o i secondi passi nell’umana pratica del raccontare a diventare un po’ più consapevole, un po’ meno ingenuo, e forse addirittura un po’ più bravo.
3. Il manuale del giovane scrittore creativo (Bianca Pitzorno)
Drizzare le orecchie e acchiappare al volo le parole strane come farfalle variopinte. Rivoltarle come un guanto alla ricerca di nuovi significati. Approfittare degli errori involontari per inventare storie strampalate. Assaggiare giocando la lingua italiana e sperimentare nuove ricette.
A fare da guida agli aspiranti giovani scrittori creativi, Bianca Pitzorno ha chiamato un suo popolarissimo personaggio: Prisca Puntoni, la scrittrice in erba protagonista di Ascolta il mio cuore.
4. Il mestiere dello scrittore (Murakami Haruki)
Come si impara a scrivere? Esistono dei veri e propri esercizi per l’aspirante romanziere? Cosa determina l’originalità di un libro? È giusto assegnare ai premi letterari tanta importanza? Uno scrittore dove «trova» i personaggi da mettere in scena? La scuola prepara davvero alla vita o serve solo a rendere i ragazzi conformisti? Qual è l’importanza della forma fisica per un romanziere? E soprattutto: per chi si scrive?
Con Il mestiere dello scrittore Murakami Haruki compie un gesto straordinario e inaspettato: fa entrare i suoi lettori nell’intimità del suo laboratorio creativo, li fa accomodare al tavolo di lavoro e dispiega davanti a loro i segreti della sua scrittura. Sono «chiacchiere di bottega», confidenze, suggerimenti, che presto però si aprono a qualcosa di piú: una riflessione sull’immaginazione, sul tempo e l’identità, sul conflitto creativo tra forma e libertà. In questo senso Il mestiere dello scrittore è anche un’autentica autobiografia letteraria di uno degli autori piú schivi del pianeta.
È un libro pieno di curiosità e rivelazioni sul mondo di Murakami: dal fatto che la sua prima e piú importante editor è la moglie, che legge tutto quello che scrive e di cui lui ascolta tutti i consigli; a quando riscrisse Dance Dance Dance due volte: la prima a Roma, in una stanza d’albergo confinante con una coppia un po’ troppo focosa, la seconda a Londra quando si accorse che il dischetto su cui aveva salvato il file del romanzo si era cancellato – mesi dopo però, per le bizze a cui i computer ci hanno abituato, la prima versione rispunta fuori e Murakami deve ammettere che la seconda, che senza l’inghippo informatico non avrebbe mai scritto, è molto migliore della prima.
Murakami regala ai suoi lettori un libro pieno di confidenze, dettagli biografici, ammissioni di passi falsi, insomma: di umanità.
5. Pronto soccorso per scrittori esordienti (Jack London)
“E poi lavorate. Scrivetelo in tutte maiuscole: lavorate. Lavorate in continuazione. Imparate a conoscere questo mondo, questo universo; questa energia e questa materia, e lo spirito che attraversando l’energia e la materia traluce dal magnete alla Divinità. E con tutto questo voglio dire lavoro come filosofia di vita.”
Con frasi di questo genere Jack London rispondeva alle centinaia di aspiranti scrittori che gli chiedevano suggerimenti. Il volume raccoglie una selezione di queste lettere insieme ad articoli apparsi su riviste dell’epoca e a brani tratti dai suoi romanzi. Ne scaturisce un prontuario, in cui London sintetizza con efficacia la sua tecnica e la sua poetica.