Top 5 libri sulla storia della danza

Top 5 libri sulla storia della danza

 

Questo articolo presenta una selezione dei migliori libri sulla storia della danza.


1. Storia della danza (Curt Sachs)

Storia della danza (Curt Sachs)

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La danza è la madre delle arti. Così la descrive Curt Sachs: madre delle arti, eruzione di forze represse, estasi del corpo che fa l’uomo partecipe dell’aldilà, del mondo dello spirito e di dio.

Non sorprende che Siva crei il mondo danzando, che dalla danza rituale i cinesi facciano nascere i pianeti e l’armonia dell’universo, che persino la teologia ebraico-cristiana altrimenti ostile a questa forma d’espressione del sé – rappresenti la visione dei giusti in una danza sacra intorno al trono sfolgorante di dio.

Pubblicata a Berlino nel 1933, alla vigilia della promulgazione delle leggi razziali che valsero l’esilio al suo autore, “Storia della danza” rimane ancora oggi un’opera insuperata dal punto di vista della trattazione teorica e della formulazione normativa.

Curt Sachs si muove con sicurezza dalle danze convulse – intese come identificazione con l’animalità e graduale distacco da questa a quelle folkloriche, dall’Africa all’Australia, dall’antichità greco-romana al ventesimo secolo, in cui la danza si spoglia degli elementi mitici e cultuali per divenire spettacolo e divertimento.

Con chiarezza ed esaustività, Sachs descrive procedimenti coreutici, gesti, passi, ritualizzazioni, occasioni e funzioni di quest’arte, attento a cogliere di ogni snodo le più sottili trasformazioni stilistiche e le metamorfosi sociali che lo accompagnano.


2. La danza e la sua storia (Valeria Morselli)

La danza e la sua storia (Valeria Morselli)

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Pensato per gli studenti dei licei coreutici, questo libro presenta una selezione ragionata degli aspetti fondamentali del percorso dell’arte della danza nei secoli, considerandone sia gli aspetti sociali che quelli estetici e teorici. Particolare attenzione è dedicata inoltre ai necessari collegamenti con le storie del teatro, della musica, dell’arte e della letteratura, oltre che con la filosofia e la storia sociale in generale.

Lo scopo è di consentire agli alunni di formarsi un quadro generale dell’evoluzione “storica della danza, di conoscerne la terminologia anche nell’aspetto etimologico e di acquisire le abilità e le competenze necessarie a inquadrare le informazioni ricevute in una prospettiva interdisciplinare e transdisciplinare, come specificato nelle Indicazioni Nazionali per il liceo coreutico.

I testi sono corredati da numerose illustrazioni e materiali utili agli alunni DSA, come schede di approfondimento, sintesi e prospetti analitici. Infine, a conclusione di ciascun capitolo, una scheda con “esercizi e verifiche” aiuterà a focalizzare i punti principali dei contenuti e a pervenire con maggiore facilità a una visione sintetica degli argomenti.

L’opera, divisa in tre volumi, prevede anche alcuni contenuti digitali integrativi ed è facilmente fruibile da chiunque desideri accostarsi a una conoscenza di base della storia della danza in Occidente. Piano dell’opera: Volume I. Dalle civiltà greca e romana al XVII secolo; Volume II. Danza e balletto nei secoli XVIII e XIX; Volume III. Rivoluzioni ed evoluzioni nel XX secolo.

Il primo volume, dopo un’introduzione generale alla disciplina, si apre con una panoramica sulle civiltà greca e romana. Passa poi a illustrare gli aspetti principali della funzione della danza nel Medioevo: le forme popolari e auliche, gli artisti dell’intrattenimento e le manifestazioni che comprendevano le espressioni coreiche.

Il periodo rinascimentale annovera la nascita del balletto nelle corti italiane, l’opera pratica e teorica dei principali maestri e trattatisti del Quattrocento e del Cinquecento e la loro diffusione in Europa, fino all’avvento in Francia del ballet de cour. Analizza inoltre le principali danze auliche in uso, a partire dalla loro origine popolare.

Conclude il volume un capitolo sullo sviluppo dell’arte coreica in Europa durante l’epoca del Barocco, con la nascita dei teatri pubblici a pagamento, la definizione della tecnica accademica in Francia, l’avvento del professionismo coreutico e del teatro musicale francese.


3. Storia della danza occidentale (Silvana Sinisi)

Storia della danza occidentale (Silvana Sinisi)

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Il testo delinea una storia della danza in Occidente assumendo come punto di partenza le forme sviluppate nell’antica Grecia per giungere sino alle esperienze a noi contemporanee.

L’evoluzione della danza nelle diverse epoche è stata analizzata secondo una prospettiva largamente interdisciplinare che tiene conto della complessa rete di relazioni intercorse con il settore delle arti visive, del teatro, della musica e della letteratura.

Nel suo percorso storico la danza cambia modi espressivi e funzioni, passando dalle originarie valenze magiche a componente essenziale dei rituali festivi e della pratica religiosa, per poi entrare a far parte delle forme dell’intrattenimento sociale e della sfera più direttamente spettacolare.


4. La danza – Storia, teoria, estetica nel Novecento (Alessandro Pontremoli)

La danza - Storia, teoria, estetica nel Novecento (Alessandro Pontremoli)

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Nel corso del Novecento la danza è stata sottoposta ad attenta e minuziosa indagine e a un radicale ripensamento. Se si esamina il progredire nel corso del secolo delle idee sull’uomo e sulle sue possibilità di comunicazione e di espressione attraverso il movimento, emergono le caratteristiche e le peculiarità della danza come esperienza sociale e di partecipazione rituale collettiva, come evento artistico e realtà spettacolare.

Il volume ripercorre la storia della danza moderna e contemporanea dal punto di vista sociale e fenomenologico, dai grandi precursori all’avanguardia degli ultimi anni, e ne mette in luce la dialettica costante e produttiva con le prassi teatrali, le tecniche e le pedagogie del movimento.


5. Storia della danza in Occidente – Volume 1 (Ornella Di Tondo)

Storia della danza in Occidente - Volume 1 (Ornella Di Tondo)

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Il testo offre un’approfondita visione della storia della danza sociale e d’arte in Occidente a partire dalia civiltà greco-romana sino al Seicento.

Secondo le più innovative e stimolanti metodologie didattiche e divulgative, le vicende della danza vengono investigate sia dal punto di vista delle occasioni e delle funzioni sociali e culturali nei vari contesti (con particolare attenzione a tematiche quali il genere, il potere politico, il ruolo sacrale), sia dal punto di vista delle poetiche, delle valenze estetiche e teoriche e dei coevi movimenti artistici e culturali.

Ampio risalto è dato all’opera delle più importanti personalità di innovatori e codificatori e alle vicende tecnico-compositive, ma anche ad argomenti come la conservazione e la trasmissione del patrimonio e del repertorio coreutico e alle fonti dirette e indirette a disposizione dello studioso. Non vengono altresì trascurati i rimandi alle coeve forme di danza tradizionale, soprattutto italiane, e cenni ai principi dell’etnocoreologia.

Infine, il testo è affiancato da una sezione di contenuti digitali integrativi che intendono offrire a studenti e insegnanti spazi di approfondimento interdisciplinare e inquadramento metodologico.

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