Questo articolo presenta una selezione dei migliori libri d’arte contemporanea.
1. L’arte contemporanea – Da Cézanne alle ultime tendenze (Renato Barilli)
Questa storia dell’arte contemporanea offre una sintesi peculiare: l’intento dell’opera non è quello di privilegiare le singole personalità, ma di risalire ogni volta al nocciolo dei problemi, non solo in riferimento alla vita interna dell’arte, ma anche in collegamento con altri aspetti della cultura del nostro tempo, articolata nel livello “alto” delle idee e in quello basso-materiale della tecnologia.
Il cammino dell’arte contemporanea è visto, in sostanza, come la tensione dialettica tra due modelli, l’uno dei quali volto a raggiungere una sintonia tra la sensibilità dell’uomo e una tecnologia di specie meccanica, mentre l’altro modello si ispira all’avvento dell’elettronica, tratto caratterizzante del postmoderno.
2. L’arte contemporanea – Un panorama globale (Tony Godfrey)
L’arte contemporanea è spesso provocatoria, può sconcertare o divertire, destare perplessità e talvolta scandalizzare. Cosa significa? È davvero arte? E poi, perché è così cara?
Attento al lavoro di artisti di tutto il mondo, appartenenti a culture e tradizioni diversissime, il libro di Tony Godfrey vuol essere una guida originale per orientarsi nella storia dell’arte degli ultimi quarant’anni. L’autore è convinto che per capire l’arte contemporanea sia necessario saper ascoltare molte voci: di critici, teorici, curatori, collezionisti, ma anche degli stessi artisti e del pubblico.
L’analisi si struttura intorno a sequenze di svolte creative e accese discussioni su cosa sia o dovrebbe essere l’arte, contestualizza e seleziona le opere più rappresentative dei principali artisti oggi in attività dalle Americhe all’Estremo Oriente, fornendo un’interessante e accessibile introduzione a un tema pieno di fascino e fonte di continue sorprese ed emozioni.
3. Arte contemporanea e tecniche – Materiali, procedimenti, sperimentazioni (S. Bordini)
Ogni opera d’arte è composta da materiali in cui si trasferiscono le idee e si incorporano le immagini, attraverso specifici procedimenti esecutivi.
Le scelte degli artisti e gli stimoli della cultura industriale e postindustriale hanno portato, dall’inizio del secolo XX e fino ai nostri giorni, profondi cambiamenti nei metodi e nelle materie, contribuendo a mutare la configurazione e la nozione stessa di opera: da statica ad animata, da unicum a ripetibile, da compiuta a instabile ed effimera, da immodificabile a processuale e manipolabile, da oggetto di contemplazione a oggetto di partecipazione.
Tanto che non si può comprendere la storia dell’arte contemporanea senza riflettere sulle invenzioni tecniche che l’attraversano, via via modificandosi in molteplici diramazioni. Il libro ripercorre i momenti più importanti di questa storia, addentrandosi nelle vicende e nelle esperienze del rapporto tra arte e tecnica, e indicando a studenti e studiosi una serie di percorsi e interpretazioni.
4. L’arte contemporanea – Il secondo Novecento (Alessandro Del Puppo)
Gli oggetti e le idee che concorrono all’odierna nozione di arte contemporanea sono cambiati negli ultimi cinquant’anni più che in tutti i secoli precedenti. Sappiamo che significano qualcosa, ma è sempre più difficile dire che cosa.
Di volta in volta, l’opera d’arte può aderire nel modo più ossequioso all’economia di mercato oppure innescare una viscerale critica ai suoi meccanismi. È una merce omologata al flusso del capitale globale e al tempo stesso un formidabile strumento di resistenza. Nel bene e nel male, essa ci appare come un linguaggio di questo mondo.
Ma è ancora possibile comprendere oggi lo sviluppo dell’arte contemporanea entro le tradizionali categorie della storia dell’arte? Percorrendo lo spazio compreso fra l’inventario e il diario (opere, mostre, fonti e modelli da un lato; intenzioni, ragionamenti e aspettative degli artisti e del pubblico dall’altro), questo libro prova a seguire le vicende dell’arte del secondo Novecento lungo due traiettorie.
La prima analizza l’esaurirsi della tradizionale narrazione in termini evolutivi e di avvicendamenti stilistici caratteristica del modernismo. La seconda ricostruisce lo spettacolare pluralismo estetico affermatosi dagli anni Sessanta in avanti.
Assistiamo cosi a fenomeni che nascono, coesistono, si sovrappongono e svaniscono, depotenziando ogni tentativo di egemonia culturale. Ne emerge un’inedita geografia, questa volta mondiale, dell’arte contemporanea.
5. La fotografia come arte contemporanea (Charlotte Cotton)
Questo libro descrive e illustra il vasto repertorio di modalità di cui l’artista contemporaneo fa uso per produrre arte attraverso la fotografia dagli anni ’80 a oggi.
Documentando l’opera di più di 170 artisti affermati a livello internazionale accanto a quelli della generazione più giovane, da Andreas Gursky a Nan Goldin, da Richard Billingham a Yinka Shonibare e Gregory Crewdson, da Wolfgang Tillmans a Lue Delahaye e Allan Sekula, da Sophie Calle a Cindy Sherman e Gillian Wearing…
Organizzato per capitoli tematici, il saggio di Charlotte Cotton esamina specifiche tematiche quali la narrazione nell’arte fotografica, la registrazione dell’insignificante dettaglio dell’esistenza quotidiana o della vita intima, l’uso della fotografia nell’arte concettuale, la distaccata estetica oggettiva prevalente nello stile contemporaneo, la fotografia quale privilegiato deposito di valori personali, sociali e culturali in un mondo saturo di immagini. L’ultimo capitolo studia il particolare ricorso di molti artisti alle proprietà fisiche e materiali della fotografia nell’era del digitale.
Presentando artisti affermati a livello internazionale accanto a quelli della generazione più giovane, “La fotografia nell’arte contemporanea “documenta i molteplici approcci e la forza d’impatto della fotografia artistica contemporanea. Il libro costituisce un punto di riferimento indispensabile per chiunque si occupi di arte e fotografia ed è arricchito da 232 immagini a colori e in bianco e nero.